
Certo che c’è…si parte da lontano ovviamente ed è il percorso che offrontiamo oggi, un continuo salto spazio temporale tra la storia e la modernità, toccando tasti dolorosi, accusando forse, dando consigli per correre ai ripari? probabile….
Buona lettura
Ciao a tutti, vi starete chiedendo il perché di questo titolo ad effetto, avevamo annunciato di parlare della storia delle erbe e quindi che c’entra il Coronavirus?
Siamo da molto tempo così avvezzi alle medicine che se viene proposta una alternativa che in realtà, nel passato era un prerogativa, si viene etichettati in svariati modi, a meno che non siano i grandi nomi a pubblicizzarne la cosa, passando però per la moda bio e naturale del momento.
Chissà quanti di noi sanno realmente cosa sta alla base delle pastiglie che le case farmaceutiche ci consigliano di assumere attraverso le pubblicità istituzionali. Abbiamo persone che credono siano solo componenti chimici, ma pensando che la chimica non abbia nulla a che vedere con i processi naturali, abbiamo chi pensa che siano delle polveri create in laboratorio di non si sa che natura, polveri industriali o chissà che. Chi più ne ha più ne metta. Il problema della società moderna tanto globalizzata quanto ignorante è dare per vero tutto ciò che ha fondamento nella legittimità imprescindibile del nulla. Leggere, studiare, ricercare, non si ha tempo certo che no, siamo quelli del problema soluzione take away senza preoccuparci di cosa ingeriamo, di cosa propinano e soprattutto del perché lo facciano.
Ora guardiamo indietro, sulle date certe relative all’inizio dell’utilizzo delle piante come rimedi curativi, sono discordanti. Alcuni studiosi posizionano la linea temporale sulla tacca dei 10000 anni fa, per altri tra i 5000 e gli 8000 anni fa.
Abbiamo già menzionato nel video di apertura del canale, l’imperatore Chen Nong, l’inventore dell’agopuntura e fondatore della medicina cinese che sperimento su di se centinaia di rimedi prima di trascriverli nel Pen’tsao.
Segui poi, all’imperatore un libro di 52 volumi custoditi in un erbario scritto da Lì Shih Chen.
Possiamo fare un salto anche tra antichi documenti Sumeri, utilizzatori di Cumino dei prati e del Timo come pianta curativa.
Nella Bibbia si citano l’Anice ed ancora il Cumino, di quest’ultimo, ritenuto così prezioso medicamento da usarlo come moneta di scambio per pagare i debiti.
Nell’VIII SECOLO a.c. Un medico indiano di nome Charaka realizzò un testo fondamentale dell’Ayurveda, ancora oggi ritenuto il sistema medico naturale più antico.
Menzioniamo Susruta che nel trattato Susruta Samhita spiega le proprietà medicinali delle piante in campo chirurgico, troviamo poi il monaco buddhista Nagarjuna che studiando la preparazione di farmaci minerali considerati tossici li trasformò in efficaci rimedi.
Persino gli Aztechi conosceva le proprietà medicinali di qualche migliaio di piante.
Sicuramente la storia ci dà modo di conoscere questi ed altri personaggi divenuti storici e balzati agli onori per ciò che ci hanno tramandato e li conosceremo strada facendo.
Ora fermiamoci a riflettere, in tempi passati la quantità di popolazione non era sicuramente sui numeri odierni, non vi era la necessità di coprire grosse richieste da parte della popolazione, e con grosse parliamo di miliardi. In farmaci gli italiani spendono una cosa come 29,8 miliardi di euro annuì, rapporto della Aifa.
Ora il termine medicamento deriva dal latino medicamentum derivato da medicari “curare”
Cosa c’entra con queste informazioni il Coronavirus?
Sicuramente in questo periodo ne hanno abusato, TV, giornali, talk show, e avrete, forse scorto un paio di articoli relativi alle possibili cure naturali al Coronavirus.
Lasceremo il link in info box dell’articolo della Repubblica.
Ora, non siamo qui a dire che le erbe siano la cura e tantomeno la terapia specifica per curala, piuttosto vogliamo, grazie proprio all’immenso bacino di conoscenza tramandatoci, informare che grazie a ciò possiamo proteggerci aumentando in maniera del tutto sana le nostre difese immunitarie, preparare i nostri organi al possibile impatto potendo far sì che l’iceberg non affondi la nave. Possiamo proteggerci e stimolare l’apparato respiratori, fare esercizi per rafforzare i polmoni, usare i benefici immunostimolanti.
Per la medicina cinese si tratta di una formulazione di tre piante specifiche, la Scutellaria, Forsizia e altri componenti che hanno già tramutato in un rimedio medico da assumere sia sottoforma di liquido che in pastiglia. Se volete cercare vi sono specifici video in lingua inglese molto accurati sulla TMC.
Suor Ildegarda, come Plinio,e tanti altri avevano appreso come sfruttare le dosi benefiche delle erbe e non parliamo di rimedi antichi per popoli antichi altrimenti avremmo solo libri di erbe fantastiche che narrerebbero, come in fiabe, quanto nel passato stessero bene grazie ai fiori colti nei campi. Invece queste erbe, se sono sopravvissute ai giorni nostri, se resistono all’inquinamento, all’avanzata del cemento, una ragione vitale che le guida e le sostiene in questa battaglia c’è ed è nostro dovere, come diceva Goethe, far sì di continuare a dare alla pianta la possibilità di vivere donandoci quello per cui è nata.
Quindi vi starete chiedendo quali siano queste erbe
Menta agisce da antinfiammatorio delle vie respiratorie
Timo contiene titolo un fluidificante ed espettorante
Eucalipto aiuta ad espellere sostanze nocive e germi attraverso il muco
Lavanda libera i polmoni dalle sostanze accumulate con la respirazione
Tossillaggine rimedio naturale x liberare i polmoni anche contro asma e brocnchiti
Origano , includiamo le erbe di San Giovanni per l’azione balsamica che hanno.
Vediamo ora le erbe immunostimolanti, cioè stimolano e rafforzano le difese immunitarie aiutando così a combattere le infezioni
Abbiamo già visto e conosciuto la Curcuma, per cui il Golden Milk è uno tra i rimedi, la ricetta sempre sul sito.
E sono le seguenti
Echinacea stimola la produzione dei leucociti e dei monciti-Macrofagi cellule adibite a mangiare gli agenti estranei dannosi come funghi batteri ecc
L’Uncaria o anche detta unghia di gatto della quale si usano le foglie in infusione o la corteccia per i decotti
Astragalo utilizzato nella medicina tradizionale cinese
Eleuterococco che però va usata con cautela in persone soggette a grave ipertensione
Schisanda anche questa una pianta adatto genia come l eleuterococco
La rosa canina e l’Acerola ricche di vitamina C
Ed appunto la Curcuma reperibile facilmente
Citiamo anche l’Aloe Vera bruca di vitamine come La A B1 B 2 B 3 B6 B 12 C E e la Propoli
L’Erborista è una figura fondamentale, consiglia e sa esattamente indirizzarvi ai giusti rimedi rispettando il vs organismo.
Non raccontiamo la storia perché sia presa come una narrazione, divulghiamo per accrescere la conoscenza è la coscienza legata all’essere.
Gli antichi, spesso han dovuto combattere per difendere determinate informazioni, nascondendole e rischiando la vita pur di far sì che un domani tutto questo sapere arrivasse a noi, molto di ciò, è stato nascosto all’ informazione di massa ma se si vuole e si cerca le cose si trovano.
La “Naturalis historia” composta da 37 libri, parliamo di una enciclopedia, fu scritta da Pliniondove vi si trovano descritte le virtù delle piante con il loro metodo di somministrazione.
Ritroviamo Ippocrate di Cos, il padre della medicina, nella Grecia antica, classificò una cosa come 400 specie di piante officinali in base alla loro azione e non sono piante lontane da noi è dalle nostre abitudini, parliamo del Basilico, della Ruta, della menta e della Salvia. Pose così le basi della moderna omeopatia. Di Dioscoride I secolo a.c. ricordiamo il trattato “de materia medica” ed incontreremo molti altri in questi escursus nella storia.
il nostro organismo vive sano in base al fatto di mantenere un equilibrio costante. Lo stress, gli agenti inquinanti dei quali nemmeno ci accorgiamo ci attaccano silenziosamente giorno dopo giorno. L’alimentazione è un fattore assolutamente importante, siamo quel che mangiamo, non è una citazione fatta a caso dal filosofo tedesco Ludwig Feurerbach (fiurerbac), nel 1850 recensì uno scritto di Jakob Moleschoot chiamato “dell’alimentazione:trattato popolare” dando contributo importante alla scienza filosofica ed alimentare dell’altra famosa frase mens sana in corpore sano.
Il prendersi cura di se non de ve essere di moda, deve essere una preorogativa per se stessi e per gli altri. Trasmettere serenità e vitalità attraverso una corpo ed una mente sana che fa vedere di voi un immagine assolutamente positiva.
Il primo incontro sulla vie delle erbe si conclude qui, speriamo che le informazioni vi siano state utili e vi chiediamo, se concordate con noi che il sapere è un bene comune, condividete il nostro blog, il sito e la pagina Instagram con più persone possibili che siano o non siano sensibili all’argomento. Abbiamo bisogno di Voi perché l’unione fa la forza e Voi fate parte di questo progetto!
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