Conosciamo le cause


Cos’è l’insonnia?
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante l’organismo ne abbia realmente un bisogno fisiologico. Associato ad un cattivo funzionamento del ciclo circadiano, causa sintomi come: stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento, mancato consolidamento della memoria, e una marcata perdita di interesse per lo svolgimento delle attività quotidiane. Il tutto ha un impatto psicologico non indifferente. La sua polarità opposta è l’ipersonnia.
Un marcato decifit cognitivo dovuto proprio alla mancanza di un sonno di qualità
Coloro che soffrono di insonnia dicono di non essere in grado di prendere sonno o di riuscire a “dormire” solo per pochi minuti, agitandosi nel letto senza sosta.
Se l’insonnia dovesse prolungarsi per più di alcune notti di seguito può divenire “cronica” e causare un debito di sonno che è estremamente nocivo per la salute della persona colpita.
L’insonnia altera, oltre al naturale ciclo del sonno, come detto prima, anche tutto il ciclo circadiano creando un disequilibrio tra fase di riposo e quella di veglia e ciò può risultare difficile da riequilibrare.
Alcuni insonni cercano di dormire nel pomeriggio o durante la sera, con il risultato di ritrovarsi molto vigili all’ora di dormire, aggravando la situazione. Spesso, inconsapevolmente, si spinge il corpo fino al limite, a tal punto che la privazione del sonno provoca gravi problemi fisici e mentali.


Vi sono vari tipi di insonnia quali quella occasionale, transitoria, cronica, primitiva, saltuaria e senile.
Oggi però cerchiamo di capire come imparare a conoscerla dal punto di vista psicosomatico
Cause psicosomatiche
L’insonnia come in generale i disturbi del sonno, variano da persona a persona ed è quindi importante valutare come e perché si presentano queste situazioni.
- Una delle cause è legata a problematiche psicologiche
L’insonnia è un disturbo in rapida evoluzione, può presentarsi anche in periodi di breve durata e si modifica in base al problema che l’ha scatenata: se questa si modifica, anche le difficoltà nel dormire potrebbero peggiorare o migliorare.
A volte, purtroppo, si cronicizza a prescindere dai motivi che ne hanno scatenato l’inizio, creando inevitabilmente un cambiamento nella gestione della vita quotidiana della persona, perché la qualità della stessa è inevitabilmente compromessa.
ecco cosa accade:
L’abitudine a pre-occuparsi è alla base scatenante questo disturbo. Mantenendo il pensiero acceso e orientato sul futuro, la nostra mente non riesce a trovare la giusta condizione per rilassarsi. Nel tentativo di prevedere e controllare ciò che accadrà, perdiamo la possibilità di rilassarci.
Allo stesso modo, anche coloro che sono abituati a ri-pensare spesso al passato possono avere grosse difficoltà ad addormentarsi. Può capitare che tutta l’attività mentale rimanga concentrata anche di notte su ciò che è successo nella giornata o in un passato più lontano. Senso di colpa o rabbia sono le emozioni tipiche associate ai ricordi della giornata.
Il tempo del sonno è il presente, nell’insonnia si rimane ancorati ad altri tempi: come il futuro per le preoccupazioni o il passato per il rimuginare.


Ovviamente, queste modalità di pensiero non sono attive solo durante la notte, ma anche di giorno. Questo tipo di pensiero impedisce di vivere il presente, non permette di godere delle esperienze positive, rende faticoso il lavoro e, a lungo andare, può generare molta ansia e problemi nel relazionarsi serenamente con chi sta attorno. Altre volte, succede che le preoccupazioni ed il rimuginare compaiano solo di notte, ma questo accade perché durante il giorno siamo troppo impegnati a fare cose per sentire i nostri pensieri. Essi ri-emergono con tutta la loro forza solo di notte.
In conclusione, per curare il nostro rapporto con il sonno, dobbiamo curare il nostro approccio alla vita durante il giorno


Rimedi
Sembrerà banalissimo quello che dirò tra poco e non semplice per chi ne soffre ma una delle prime cose da fare è: RILASSARSI, si possono imparare tecniche di respirazione, si può iniziare a fare yoga, meditazione o corsi di rilassamento.
Lo stile di vita deve subire dei cambiamenti dal cibo al praticare sport all’aperto la mattina non la sera altrimenti non serve a nulla anzi!
Prendersi del tempo per mettere in atto l’igiene del sonno, che cos’è? ecco le regole da seguire;
Limitare il tempo trascorso a letto: è opportuno limitare il tempo che si trascorre a letto, dormendo solo le ore necessarie a sentirsi riposati il giorno seguente. No ad attività “alternative”, come, guardare la TV in camera, mangiare a letto questo può far sì che il sonno diventi più leggero e frammentato.
Non imponetevi di dormire: sforzarsi di dormire può essere controproducente. In questi casi, per favorire l’addormentamento può essere utile alzarsi, uscire dalla camera da letto e fare qualche altra attività (ad esempio, leggere) per poi tornare a letto quando ci si sente assonnati.
Programmare il proprio ritmo sonno-veglia: svegliarsi alla stessa ora ogni giorno per tutti e sette i giorni della settimana costituisce un’altra buona norma per favorire il sonno di qualità, favorendo l’acquisizione di un regolare orario di addormentamento, permettendovi in questo modo la regolazione del vostro orologio biologico.
Assicurarsi della comodità della propria camera da letto
Altre indicazioni:
Svolgere una regolare attività fisica mattutina
Consumare pasti regolari senza esagerare
No al consumo di alcolici la sera prima di coricarvi
Limitare od eliminare l’assunzione di caffeina
Limitare od eliminare il fumo con nicotina
Ridurre stress e preoccupazioni
Evitare la pennichella o il pisolino
Evitare l’esposizione alla luce intensa
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