UN MEDICO MODERNO E NON SOLO…

QUESTO FILM ANCORA NON SI TROVA IN ITALIANO MA SU YOUTUBE LO TROVATE IN LINGUA ORIGINALE SOTTOTITOLATO IN FRANCESE
Buon Sabato, oggi desidero riproporre un vecchio post che è passato in sordina perché in pochi mi seguivano. Parliamo di ricerca e introspezione, quindi parliamo anche di questa incredibile donna!
Se vi fa piacere ascoltare la storia, cliccate qui sotto per il video, altrimenti buon lettura!
Come vedrebbe questa pandemia, una tra i Medici della Chiesa più apprezzata e vissuta a cavallo, non solo metaforicamente, tra l’XI° e il XII° secolo?
quest’oggi mettetevi comodi perché inizia il racconto dedicato ad una valorosa precorritrice dei suoi tempi. Ildegarda di Bingen, che chiameremo, in rispetto alle sue origini, col suo nome Hildegard



Donna dai numerosi talenti, nella sua vita fu inoltre profetessa, guaritrice, erborista, naturalista, cosmologa, filosofa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, linguista, e consigliera politica.
Riconosciuta e dichiarata Dottore della Chiesa Universale da Papa Ratzinger solamente nel maggio del 2012, iscrivendola anche nella lista dei Santi.
La storia che racconteremo è tratta dai libri, dalle sue biografie e dai manoscritti lasciateci. Ciò che vi diremo sono notizie e spaccati di vita raccolti per mesi spinti dal desiderio di raccontarvi le vere fonti arrivate fin qui di una donna straordinaria, ignorata ed occultata fino a pochi decenni fa.
Benvenuti in questo specchio di storia dal 1098 al 1179.
Ildegard, nacque in un castello a una ventina di chilometri da Magonza, da famiglia aristocratica, a Bingen am Rhein nel 1098 e morì il 17 settembre 1179, all’eta sorprendente, per quel periodo, di 81 anni. Ultima di dieci fratelli, venne alla luce un anno prima che i crociati conquistassero Gerusalemme.



Fin da piccola, non godette di buona salute, spesso disse di soffrire di forti emicranie, coincidenti con le visioni escatologiche e cosmogoniche.
Per questo motivo all’età di otto anni fu accompagnata dai nobili genitori, Ildeberto e Matilda di Vendersheim alla soglia dell’ Abbazia di Disibodenberg, dove fu affidata alla sua nuova madre spirituale Jutta anch’essa di nobili origini. Ildegard prese i voti tra il 1112 ed il 1115.
E’ indiscutibile che molte delle sue opere siano frutto di una connessione superiore, poiché sarebbe stato davvero impossibile per una donna, con la cultura e la posizione sociale che quei tempi le consentivano, e in una sola vita, per quanto lunga, produrre una tale quantità di materiale e di studi.



Diede vita a composizioni musicali a dettati di medicina, libri di scienze erboristiche, di alimentazione e di cosmogonia. Era una pranoterapueta, guariva con l’imposizione delle mani, usava il canto e la cristalloterapia.
Non corse mai il pericolo di essere portata sul rogo, dato il periodo e le protezioni che aveva da parte di alcuni vescovi e uomini di potere.
A quei tempi, le curatrici con le erbe non erano perseguitate, lavoravano e professavano le loro conoscenze alla luce del sole.



Ildegard dichiarò spesso di Usare erbe e funghi ben specifici per procurarsi gli stati di estasi ancor più profondo di quello che normalmente le accadeva con le visioni e rimanendo sempre assolutamente conscia di ciò che le accadeva intorno. Non utilizzava solo erbe o funghi ma spesso ricorreva a periodi di digiuno o canti liturgici.
Vedeva la Veriditas nel mondo, come molti sciamani, la videro in epoche ancor piu remote.
Nell’Abbazia di Disibodenberg visse per 40 anni, fino alla morte della madre spirituale Jutta, in quello che era un monastero maschile dedicato a San Disibod e nel quale conobbe colui che fu, il suo amico d’anima, Volmar, padre confessore e predicatore delle messe. Lui fu la mano che trascrisse ciò che Ildegard vedeva nelle sue visioni.
Alla morte di Jutta divenne Badessa e decise di allontanare le sue novizie e le altre su figlie spirituali, alle quali concedeva la libertà di sciogliere i capelli e adornarsi di gioielli e indossare abiti bellissimi, dall’Abbazia e fondò il monastero di Rupertsberg sulla colline della quale ebbe visione in uno dei suoi remote viewing. Li ebbe modo, ancor piu, di iniziare le giovani figlie allo studio delle erbe curative e molto altro. Fece sì che Volmar la raggiungesse al monastero, nonostante i mille rifiuti dell’Abate di Disibodenberg, ma grazie alle pressioni politiche e la protezione di personaggi importanti ottenne cio che voleva.


Si definì spesso, una sciamana travestita da monaca. E poiché fu Badessa non obbediva a nessuno. Grazie a Volmar, studiò libri provenienti da ogni angolo del mondo, studiò alchimia, i testi ermetici, trattati di astronomia provenienti dal mondo arabo, la cabala ebraica e molti moltissimi altri tesori, ora custoditi in biblioteche, musei o dispersi nel tempo.
Fu consigliera di papi e imperatori e dei grandi potenti del suo tempo. Spirito anticonformista, non esitò a opporsi alla Chiesa ufficiale e a denunciarne la corruzione. Pur da monaca benedettina votata alla clausura, svolse viaggi di predicazione e fondò tre monasteri: una vera guerriera, a conferma del significato stesso del suo nome che vuol dire “protettrice delle battaglie”.

Ildegard sapeva che la Chiesa considerava con molto sospetto qualsiasi forma di misticismo, visione o profezia ed era cosciente del rischio che correva se avesse divulgato le sue visioni. Le tenne per sé fino all’età di 42 anni, quando la “Luce vivente” le intimò di scrivere ciò che vedeva.
A quel tempo, Ildegard – proprio per questa lotta interiore tra il desiderio di divulgare e la paura di farlo – fu impossibilitata a portare avanti le grandi incombenze del monastero. La Luce vivente le comunicò che l’unico modo per riprendere in mano la sua vita era seguire la strada che le era stata indicata.
Così Ildegard chiese e ottenne la protezione di Bernardo di Chiaravalle a cui raccontò delle visioni, ponendosi come umile creatura al servizio di Dio. Bernardo la tranquillizzò, la incoraggiò e la incitò a rivelare ciò che le veniva detto e che percepiva durante le sue visioni, procurandole l’avvallo autorevole di papa Eugenio III.
Ildegarda così, potè grazie all’aiuto di Volmar che fungeva da segretario, dalla consorella Ricchiardis e, più tardi, da Guilberto di Gembloux, dedicarsi alla stesura delle sue tre opere visionarie e profetiche: Scivias, Liber Divinorum Operum tra le cui figure viene rappresentato l’Adam Kadmon cabalistico ed il Liber Vitae Meritorum.



A queste se ne aggiunsero altre, alcune delle quali frutto di uno studio tanto approfondito quanto concreto della Natura e dei suoi impieghi in medicina, come il Liber Subtilitatum Diversarum Naturarum, in seguito diviso in Physica e Causae et Curae.
Il primo è a carattere enciclopedico-fisico-naturalistico, il secondo a carattere medico-fisiologico-cosmologico tuttora utilizzato dalla medicina olistica.
Le liriche musicate da Ildegarda e il grande Epistolario, oltre ad altre opere minori.
Famosi l’Ordo Virtutum, la prima sacra rappresentazione del Medioevo, la Symphonia Harmoniae Celestium Revelationum divisa in due parti: i canti o “Carmina” e l’opera drammatica musicata “Ordo Virtutum”.
Viaggiò a cavallo per predicare il suo sapere nelle principali città d?europa, compiedo a 63 anni lunghi ed estenunti viaggi a cavallo assieme al suo fidato Volmar, Nell’arco di una dozzina di anni, predicò nelle cattedrali di Magonza,Colonia, Treviri, Liegi, Metz e Werden: solo la prima di queste città si trovava a soli 30 km da Bingen, le altre distavano tutte mediamente 250 km e oltre.
Ildegard visse sicuramente una vita lunga, costellata di vittorie, fu consigliera del Barbarossa, protetta di Papa Eugenio III, inventò una lingua ignota composta da 23 da lei utilizzata probabilmente per fini mistici.
Hildegard proclamava la Veriditas, come fonte universale femminile dell’essenza divina, nonostante per accondiscendere i suoi superiori e non essere tacciata rifilava il suo sapere in un angolo definendosi essa stessa umile ignorante, quel che all’epoca era, il pensiero maschile, tramutava spesso tutto nella unica figura della sorgente mascolina. Veriditas, derivato da viridis, indica il colore verde, e quindi tutto ciò che ad esso è idealmente collegato in termini di crescita vitale, forza e vigore. Non propriamente come neologismo, questa parola fu utilizzata da Ildegard von Bingen in un’accezione nuova, ad indicare una forma ignota di energia spirituale addensata e ancora inespressa nei germogli di colore verde, sostanziata nel loro colore, e che lei approfondì diffusamente nei suoi scritti attraverso i vari rami del sapere.
Vogliamo concludere questa puntata riportando di seguito alcuni dei suoi stessi pensieri:
“La vita stessa è sinfonia celeste e terrestre insieme“.
disse: “dissimulai sempre il profondo sapere che che veniva dal risveglio di memorie“.
“La natura non sbaglia ed il corpo neppure. Il sintomo sia fisico che emozionale è solo un segnale che il corpo sta elaborando delle informazioni. Le mie cure le usavo per accompagnare il corpo a riconoscere le informazioni e codificarle“.
“il corpo è il nostro laboratorio alchemico e nel laboratorio alchemico sono presenti anche cattivi odori, fumi e scorie“.
Con queste parole, vorremmo concedere al vostro pensiero di lasciarsi andare in ognuno di voi libero di pensare, di riflettere perchè ricordare, capire e sapere non è questione di punti di vista ma di una grande verità da trovare ognuno nel proprio modo, nei propri tempi, nella profondità della propria anima.
Grazie di aver letto anche questa pagina del blog…ci vediamo al prossimo articolo.
Se desiderate sapere le fonti delle nostre ricerche lasciamo i dettagli in descrizione
Le informazioni storiche sulla vita e le opere di Hildegard von Bingen sono tratte da: “Guarigione del corpo e dell’anima” di H. Strickerschmidt, ed. Centro di benessere psicofisico 1995 traduzioni e interpretazioni ad opera delle suore dell’Abbazia di Santa Ildegarda ad Eibingen; “Il caso Hildegard” di R. Altieri in Officinae 12/2004; “Vision” film di Margarethe Von Trotta 2009; “La medicina di Santa Ildegarda” di W.Strehlow, ed. Mediterranee 2002; “Le cure di Sant’Ildegarda” a cura di Fausta Vaghi, Demetra ed. 1996; “Ildegarda la potenza e la grazia” di L.Tancredi, Città Nuova ed. 2009. un ringraziamento speciale a Devana ed alla sua splendida voce donata al racconto in Ildegard nel video “ANTENATE 4 IL RACCONTO DI HILDEGARD VON BINGEN” – Il libro di Devana “ANTENATE LA VISIONE DELLE DONNE” che potete scaricabile gratuitamente dal suo sito
“Vision” film di Margarethe Von Trotta 2009.
Sembra molto interessante la storia di questa suora… però aspetterò di vederlo in italiano. 😉
Poco tempo fa ho visto il film su Ignazio di Loyola (omonimo), fondatore dei gesuiti e colui che ha introdotto il concetto di “esercizi spirituali” e mi è piaciuto.
Ok, con le dovute differenze penso che però abbiano qualcosa in comune. 🙂
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Buongiorno Ale! La sua storia è davvero molto molto interessante, alcune visioni escatologiche sono simili ai disegni presenti nel manoscritto Voynich e non solo! Di Loyola lessi qualcosa anni fa, gli esercizi spirituali, in qualsiasi declinazione, se fatti con desiderio sincero e senza costrizioni esterne sono un enorme bacino di conoscenza per ognuno di noi! È una linea di post che ho deciso di continuare, spero piaccia
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Secondo me, sì… anche perché sei comunque brava a comunicare quello che ti sta a cuore e si sente! 🙂
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Questa è la cosa più toccante che mi sia mai stata detta, grazie 🙏 infinite Ale, non sai quanto sia importante per me, grazie dal cuore
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😘
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Notevole
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CONTENIDO DE LAS VACUNAS:
• 17,500 mcg 2-Fenoxietanol (anticongelante)
• 5,700 mcg de aluminio (neurotoxina) • Cantidades desconocidas de suero bovino fetal (sangre de vaca abortada)
• 801.6 mcg de formaldehído (Carcinógeno, agente de embalsamamiento)
• 23,250 microgramos de gelatina (carne molida de animales)
• 500 microgramos de albúmina humana (sangre humana)
• 760 mcg de l-Glutamato Monosódico (causa dependencia, obesidad y diabetes)
• Cantidades desconocidas de células del mrc-5 (bebés humanos abortados)
• Más de 10 microgramos de neomicina (antibiótico)
• Más de 0.075 mcg polimixina b (antibiótico)
• Más de 560 mcg polisorbato 80 (carcinógeno)
• 116 microgramos de cloruro potásico (usado en una inyección letal)
• 188 mcg de fosfato potásico (agente de fertilizantes líquidos)
• 260 mcg de bicarbonato sódico (bicarbonato de sodio)
• 70 mcg de borato sódico (bórax, usado para el control de las cucarachas)
• 54,100 mcg de cloruro de sodio (sal tóxico de mesa) • Cantidades desconocidas de citrato de sodio
• Cantidades desconocidas de hidróxido de sodio (peligro corrosivo!)
• 2,800 microgramos de fosfato sódico (tóxico para cualquier organismo)
• Cantidades desconocidas de fosfato sódico monobásico monohidrato (altamente tóxico)
• 32,000 mcg de sorbitol (no se debe inyectar)
• 0.6 microgramos de estreptomicina (antibiótico)
• Más de 40,000 microgramos de sacarosa (azúcar de caña)
• 35,000 microgramos de proteína de levadura (hongo)
• 5,000 mcg de urea (residuos metabólicos de la orina humana)
• OTROS COMPONENTES
(Del libro, “Lo que las compañías farmacéuticas no quieren que sepas acerca de las vacunas” – por el Dr. Todd M. Elsner)
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