tutto ciò che devi sapere su WASABI – SALSA DI SOIA e…

dall’Oriente un saporito carico di benessere.
Chi di voi non conosce il Sushi alzi la mano, anche se non posso vedervi, sicuramente sarete in pochi ad aver alzato il braccio. Non a tutti questo modo di assaporare il pesce (una vera e propria arte culinaria) piace ma, sicuramente, tutti ne avrete sentito parlare almeno una volta.
Oggi non vi porto i benefici derivanti dai vari tipi di pesce usati pesce, ricchi di Omega 3 e non solo, ma delle piante officinali che lo accompagnano, dalle salse alle bevande, che pian piano, stanno iniziando ad arricchire le nostre pietanza. Non solo cucina occidentale ma, ormai da un pò, una filosofia interessante di cucina fusion dai sapori occidental-mediterranei.
Quando mi sono addentrata nel mondo del Sushi, ho voluto da subito carpirne la meticolosa e sapiente maestria celata nella preparazione, la filosofia legata a questo tipo di alimentazione e tutte le connessioni degli usi di determinati elementi. Un viaggio interessante, che mi ha svelato quanto, ancor di più, la natura metta a disposizione in modo così accurato determinate piante in determinati luoghi.
Il Wasabi



La storia del wasabi è strettamente connessa con quella del Giappone. Le prime tracce di wasabi risalgono al X secolo e fra le storiche pagine del Engishiki – il più antico libro giapponese riguardante le leggi e i regolamenti del 927- al suo interno si legge che il wasabi poteva essere usato per pagare le tassa al governo centrale perché le radici di questa pianta pregiata molto antica erano e, sono ancora ad oggi, difficili da reperire di conseguenza la loro rarità denotò loro il valore pari ad una moneta sonante. La reperibilità dipende dalla loro crescita piuttosto lenta.
È anche conosciuta con il nome di “namida”, cioè lacrima proprio perché la sua piccantezza porta alla lacrimazione.
Appartiene alla stessa famiglia del ravanello e del rafano, le Brassicaceae.
Dalla radice di questa pianta si ottiene la famosa pasta verde dal gusto piccante e pungente, la consistenza è alquanto densa, ben nota al palato di chi ha provato, almeno una volta, la cucina Giapponese. Viene utilizzata abitualmente come accompagnamento oltre che al sushi anche a sashimi e tempura. Ne esiste anche una versione meno piccante realizzata utilizzando il rafano, ma dal sapore decisamente meno intenso e piccante, quello che noi conosciamo come “Cren” usato per accompagnare carni lesse e presente nelle cucine tradizionali del Nord Italia e Nord Europa.



Benefici:
Il Wasabi è un ottimo ANTIBATTERICO NATURALE, fa bene al benessere della pelle e cosa importantissima PREVIENE LE INTOSSICAZIONI, ed ecco scoperto il motivo principale per cui viene usato accostato al pesce crudo. Ovvio che nei ristoranti, soprattutto di un certo livello, il pesce sia assolutamente fresco e controllato, di ottima qualità ma comunque questa sua qualità benefica sicuramente non è a caso.
ANTICOAGULANTE molto più rapido dell’aspirina
ANTICANCEROGENO
ANTIOSSIDANTE ricco di vitamina C
DIGESTIVO
AUMENTA IL LIVELLO DELLA SOGLIA DEL DOLORE come peperoncino, zenzero, aglio e senape.
Nota importante: non deve essere assunto se soffrite di ipertensione e coliti.





La Soia
Un piccolo excursus nella storia:
La soia venne coltivata per la prima volta in Cina 50.000 anni fa. A quel tempo l’imperatore chiamò questo legume “Ta Teou” (grande fagiolo). Classificò la soia tra le cinque piante sacre, le altre erano il riso, il frumento, l’orzo e il miglio.
Fu poi introdotta nel XVIII secolo in Francia e nel XIX in Italia.
La prima “grande” esportazione di soia, al di fuori della Cina, accadde nel 1804, quando un veliero americano che tornava negli Stati Uniti ne trasportò un carico come zavorra. La prima piantagione commerciale fu allestita nel 1929, e l’uso della soia si è enormemente diffuso dopo la seconda guerra mondiale.
Molti sono le virtù benefiche di questa pianta ed ora le scopriremo assieme
RICCA DI FLAVONOIDI
ANTITUMORALE
ANTINFIAMMATORIA
PREVIENE I PROBLEMI CARDIOVASCOLARI
COLERETICA contrasta il colesterolo cattivo
Si sconsiglia l’uso, in grandi quantità, in gravidanza. Per quanto concerne le controindicazione, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stilato le linee guida per evitare effetti collaterali in relazione ai dosaggi e poter assumerla in sicurezza. Sta di fatto che, come per il wasabi, se si soffre di ipertensione sarebbe meglio non assumerne più di un quantitativo pari ad un cucchiaino da caffè al giorno, ma bisogna anche dire che, in commercio esiste anche la versione non salata e per chi, come ma, è intollerante al glutine, anche una versione Gluten Free
Nel titolo, ho fatto riferimento anche ai tè, perché, nella tradizione antica Giapponese, le pietanze vengono accompagnate con il Sakè (bevanda alcolica a base di acqua, riso e spore koji) ma anche con tre tipi di tè. Principalmente sono il Tè al Gelsomino, il Tè Verde od il Tè Matcha che ormai abbiamo imparato a trovare nei supermercati, nei ristoranti ecc, ma…li conosciamo davvero?
Tè Matcha



ANTIOSSIDANTE – ANTI-AGE più di qualsiasi altro tè verde
ACCELERA IL METABOLISMO grazie alla presenza di polifenoli EGCG è possibile bruciare molto più velocemente i grassi.
IMMUNOSTIMOLANTE rafforza le difese del corpo
AUMENTA CONCENTRAZIONE E MEMORIA
DRENANTE E DISINTOSSICANTE
AUMENTA LE ERNERGIE E COMBATTE LA STANCHEZZA Per questo motivo anche i Samurai giapponesi consumavano tè matcha prima di andare in battaglia, perché tiene alto il tenore energetico e migliora la resistenza.
COLERETICO abbassa i livelli di colesterolo del sangue e combatte quello nocivo
MIGLIORA L’UMORE beneficio legato alla presenza di L-Teanina che incrementa i livelli di dopamina e serotonina nel cervello
PROTEGGE DAI RAGGI UV nocivi alla pelle, non vi scotterete più sotto il sole
DIGESTIVO
Studi scientifici hanno dimostrato che il consumo di té verde matcha può aiutare in caso di Diabete di tipo 2.
ANTINFIAMMATORIO
Per quanto concerne il gusto, o lo ami o lo odi! ha un sapore particolare io dico che sa da erba a me piace!!
Tè Gelsomino



I benefici del tè al gelsomino sono molteplici, includono una riduzione del rischio di attacchi di cuore, un sistema immunitario più forte e la prevenzione del diabete. Il tè al gelsomino aiuta inoltre a prevenire il cancro, riducendo lo stress, migliorando i processi digestivi e abbassando il colesterolo.
Tè Verde




questo tè ha la capacità di ripulire il corpo dalle tossine
- Riduce il colesterolo
- Previene il sovrappeso
- Riduce il rischio cardiovascolare
- Protegge la cute
- Protegge dalle Malattie neurodegenerative come l’ALZHEIMER
- ProteGG dal cancro prostatico
Mi piace moltissimo il tè verdè è in dispensa, insieme a quello nero, ne ho sempre una confezione di quello verde.
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Fai benissimo e fa benissimo! mi rende felice sapere che viene apprezzato, farò un articolo anche sui diversi tipi di tè prossimamente 🙂
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Verissimo, 👍: pensa che mi capita di berlo caldo, a volte, anche d’estate: lo trovo molto dissetante ed è pieno di benefici, come dici bene tu. Ovviamente lo bevo anche freddo ma se capita quel giorno che magari fuori c’è un tipico temporale estivo e le temperature si abbassano un pochino, beh, una bella tazza di tè anche in quella stagione non me la toglie nessuno, 😉. Attendo con curiosità di leggere il tuo post sui vari tipi di té, 🙂.
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Il post arriverà prestissimo! Anche io lo bevo in entrambe le versioni fredda o caldo, la cosa meravigliosa e che i benefici che dona li senti proprio! 🙂
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I have a dream: sushi + ‘nduja. È La mia proposta definitiva? Sì. La accendiamo? Senz’altramente!
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ho un amico sushi-chef gliela propongo
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sentirai che buono
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